mercoledì 29 gennaio 2014

PARTECIPAZIONE: IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE LO SI COSTRUISCE INSIEME AI CITTADINI

Da Pagina FB Comune di Lucca

La Giunta Tambellini ha dato il via al processo partecipativo Lavori Pubblici “Partecipati” che coprirà l’intero anno in corso e si concluderà con l’approvazione partecipata dell’elenco dei lavori pubblici per l’anno 2015.

In questo ambito viene formalizzato il gruppo di lavoro intersettoriale misto costituito dall’assessore alla Partecipazione Antonio Sichi, l’assessore ai Lavori Pubblici Francesca Pierotti, dal presidente del Consiglio Comunale Matteo Garzella, dal personale dell’ente dei settori Lavori Pubblici, Servizi Demografici e Politiche di Genere, del settore B Servizi di Supporto.

Il processo partecipativo

Il processo partecipativo si svilupperà all’interno di 5 fasi decisionali nelle quali saranno coinvolti i cittadini e gli amministratori del Comune. Per consentire lo svolgimento del processo partecipativo in tempi utili all’approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, si ritiene opportuno di coinvolgere la popolazione delle frazioni all’intero di singoli percorsi relativi a territori omogenei, selezionando una parte della cittadinanza attraverso un bando pubblico.

Saranno individuate 5 aree territoriali: ex circoscrizioni 7 e 9, ex circoscrizioni 3 e 5, ex circoscrizioni 6 e 8, ex circoscrizioni 2 e 4, ex circoscrizione 1. Per ciascuna sarà convocata la popolazione residente selezionati circa 40 cittadini attraverso un bando pubblico. Nei laboratori i cittadini dovranno analizzare, con il supporto del personale tecnico-amministrativo del Comune, le criticità e i punti di forza delle infrastrutture presenti sul territorio di loro competenza e formulare una lista di priorità maggiormente emergenti. Tali priorità, una volta analizzate e discusse nelle fasi successive del processo partecipativo, qualora venissero accolte, verranno trasformate in previsioni di opere pubbliche da inserire nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche e realizzate nel corso dell’anno successivo.

I laboratori verranno condotti con la tecnica del World Cafè che facilità la creatività degli attori coinvolti puntando sulla spontaneità e l’informalità delle tipiche conversazioni che si svolgono di fronte a una tazza di caffè. Gli attori vengono fatti accomodare intorno a piccoli tavoli di quattro o cinque persone. Ciascun gruppo nomina un ospite o “padrone di casa”. Vengono realizzati tre turni progressivi di conversazione di circa 20/30 mutui ciascuno, relativi a tre principali temi connessi ai lavori pubblici: strade, edifici scolastici, luoghi di aggregazione. Ogni turno di conversazione verrà preceduto da una relazione illustrativa dei tecnici comunali competenti per materia. A seguire i cittadini formuleranno una serie di priorità da realizzare sul territorio. I risultati della discussione vengono trascritti su fogli di carta o post-it e consegnati al conduttore del processo. Al termine di ogni turno di conversazione, il “padrone di casa” rimane al tavolo, mentre gli altri si spostano nel ruolo di “ambasciatori di significato”. Chi si sposta porta con sé le idee, i temi e le domande nelle nuove conversazioni alle quali partecipa. Il “padrone di casa” dà il benvenuto ai nuovi arrivati e condivide brevemente le idee principali, i temi e le domande della conversazione precedente. Incoraggia gli ospiti a collegare e connettere le idee che vengono dalle precedenti conversazioni, ascoltando attentamente il contributo di ciascuno. Segue una seduta plenaria in cui il conduttore espone, per ciascuno dei tre temi affrontati nei turni di conversazione, le priorità emerse dai tavoli individuando i punti in comune. Al termine del World Cafè verrà elaborato un report finale contenente le priorità proposte dai partecipanti. Per ciascuno di 5 laboratori territoriali i 40 cittadini partecipanti eleggono al loro interno 2 portavoce che, insieme ai portavoce degli altri laboratori, andranno a costituire la “Giunta dei cittadini” che verrà coinvolta nelle fasi successive.

Consiglio comunale decentrato

Si ritiene opportuno valorizzare il ruolo dell’assemblea elettiva cittadina, il Consiglio comunale, come catalizzatrice delle richieste e delle istanze del territorio. Il Consiglio comunale decentrato sarà formato dai consiglieri comunali, cittadini autocandidati e cittadini residenti nell’area territoriali.

Terminati i laboratori verranno convocate, secondo le norme contenute nel regolamento del Consiglio comunale, 5 sedute dedicate: 4 sedute saranno tenute in sedi decentrate, nei territori e frazioni oggetto di discussione e una a Palazzo Santini, per il territorio del centro storico. Verrà data comunicazione a tutta la cittadinanza delle frazioni interessate e verranno invitati a partecipare i 40 cittadini precedentemente coinvolti nell’ambito del laboratorio. Nella prima parte della seduta i consiglieri comunali si limiteranno ad ascoltare la relazione dei portavoce dei cittadini nella quale verranno illustrate le priorità individuate e le motivazioni che hanno prodotto tali scelte. Terminata la relazione dei portavoce dei cittadini si aprirà il dibattito consiliare secondo le modalità individuate nel regolamento del Consiglio comunale. Oggetto della discussione saranno le priorità indicate dai cittadini, ma i consiglieri potranno formulare proposte aggiuntive a quelle precedentemente illustrate. Terminata la discussione consiliare verrà data la possibilità ai portavoce dei cittadini di effettuare un ulteriore intervento nel quale potranno commentare le osservazioni emerse nel corso del dibattito. Le priorità dei cittadini e quelle eventualmente indicate dai consiglieri comunali verranno raccolte in una proposta di delibera che, una volta votata e approvata nell’ambito della stessa seduta consiliare decentrata, costituirà un atto di indirizzo da trasmettere alla giunta.

La giunta comunale allargata alla giunta dei cittadini

La giunta comunale analizza tutte le priorità emerse nel corso dei laboratori territoriali e delle sedute decentrate del consiglio comunale. I portavoce dei cittadini, in tutto 10, possono interloquire con i componenti della giunta comunale per sostenere le posizioni emerse nell’ambito dei lavori dei laboratori territoriali, entrando a pieno titolo all’interno del processo decisionale amministrativo. Nel corso di due sedute della giunta comunale allargata alla “giunta dei cittadini” verranno prima analizzate le priorità riportate negli atti di indirizzo approvati nel corso dei 5 consigli comunali dedicati e successivamente, alla luce delle risorse a disposizione dell’ente per l’anno successivo (Bilancio di previsione 2015) verrà deciso quali priorità inserire nella proposta di Piano Triennale delle Opere Pubbliche (elenco annuale 2015) da trasmettere al Consiglio comunale, convocato in seduta ordinaria.

Assemblee territoriali

La giunta, una volta terminati i lavori di analisi e scelta delle opere pubbliche da inserire nella proposta del Piano Triennale, rendicontata ai cittadini dell’area territoriali in questione le decisioni prese e le motivazioni che hanno portato a tali scelte. Verrà svolta un’assemblea pubblica per ciascuna delle 5 aree territoriali individuate. I lavori dell’assemblea verranno aperti dal sindaco e dai portavoce dei cittadini che hanno seguito i lavori della giunta comunale allargata alla giunta dei cittadini per l’anali si delle priorità e per la definizione della proposta di Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Successivamente all’esposizione degli esiti del percorso partecipativo verrà data la possibilità di intervenire ai cittadini presenti.

Consiglio comunale per l’approvazione del bilancio di previsione

L’ultima fase prevede il passaggio in Consiglio Comunale per l’approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche congiuntamente all’ap
provazione del Bilancio di Previsione 2015.

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