Comunicato stampa Comune di Lucca
Si procede nell'iter che dovrà portare,
tra la fine di aprile e l'inizio del mese di maggio, all'approvazione dei
regolamenti relativi alla fiscalità locale per l'annualità 2014.
Dopo un primo incontro con le categorie economiche e i sindacati lo scorso febbraio e una riunione introduttiva della commissione bilancio, nella quale sono state esaminate le variazioni normative che hanno ampiamente interessato (e che in parte tuttora interessano) la fiscalità locale, oggi l'assessore con delega al bilancio Enrico Cecchetti ha presentato in commissione le opzioni politiche sulle quali sta lavorando l'amministrazione comunale.
Per quanto riguarda l'addizionale Irpef, pur in presenza di una previsione di entrate per il 2014 (7.380.000 euro) minore rispetto al preventivo 2013 (7.700.000 euro), l'ipotesi dell'amministrazione è di mantenere le aliquote invariate: da 0,59 a 0,80 per mille, con una esenzione totale fino a 14.000 euro di reddito annuo.
Per quanto concerne l'Imposta unica comunale (Iuc), che si compone di Tari, Tasi e Imu, per la Tari nei prossimi giorni verrà definito il Piano Finanziario di Sistema Ambiente e subito dopo si procederà a definire le tariffe per il 2014. Al netto delle scelte che verranno effettuate, la cancellazione della maggiorazione della Tares -che era stata introdotta dal Governo lo scorso anno e che era pari allo 0,30 euro per metro quadrato- comporterà quest'anno un risparmio totale per le famiglie e le imprese lucchesi pari a circa 2,1 milioni di euro.
Per la Tasi e l'Imu, l'amministrazione comunale intende mantenere alta la propria attenzione nei confronti delle fasce più deboli e nei confronti delle attività produttive e commerciali. Questa volontà deve essere coniugata con la necessità per il bilancio dell'Ente di mantenere invariato il gettito del combinato Tasi-Imu. Al contempo gli altri obiettivi da centrare sono per l'amministrazione comunale la semplificazione delle procedure a carico del contribuente e la riduzione al minimo del peso fiscale sugli inquilini.
Da questa serie di obiettivi combinati nasce l'ipotesi di manovra Tasi-Imu. L'invarianza del gettito per il Comune si può infatti garantire con l'applicazione dell'aliquota Tasi del 2,5 per mille sull'abitazione principale. Contemporaneamente, per prevedere riduzioni ed esenzioni per le fasce di reddito più basse -che non sono più previste dalla normativa nazionale, ma lasciate alla manovra fiscale locale- si ipotizza di applicare lo 0,80 per mille sulle abitazioni principali a partire da un certo livello di rendita catastale verso l'alto e una detrazione crescente da un certo livello di rendita verso il basso, sempre per scaglioni.
L'amministrazione comunale a questo riguardo sta valutando diverse ipotesi, simulando le entrate per classi catastali per tutte le tipologie di fabbricati. Al contempo gli uffici finanziari stanno predisponendo simulazioni anche per scaglioni di rendita, che ad una prima valutazione -da verificare con ulteriori approfondimenti- sembrerebbe portare a risultati di maggiore equità rispetto all'utilizzo delle classi catastali. "Se questo livello di detrazioni non sarà valutato sufficiente - spiega l'assessore al bilancio Cecchetti - si potrebbe prevedere di applicare lo 0,80 per mille anche in una parte del settore 'altre abitazioni', per esempio per le abitazioni e per i fondi sfitti, oppure in qualche tipologia del settore 'altri fabbricati', per esempio per le banche e le assicurazioni. Su questo fronte stiamo verificando la fattibilità giuridica, perché vogliamo evitare il rischio di determinare complicazioni eccessive per importi peraltro limitati".
Per le attività produttive e commerciali l'amministrazione comunale ipotizza di lasciare invariato il livello impositivo del 2013, senza introdurre la Tasi (che in una percentuale dal 10 al 30 per cento sarebbe a carico dell'inquilino), e senza così introdurre nuove complicazioni burocratiche per migliaia di piccole e piccolissime imprese, evitando altre due scadenze per il pagamento della Tasi e di dover compilare dichiarazioni per gli immobili in affitto.
"Stiamo verificando anche nuove ipotesi incentivanti - aggiunge l'assessore Cecchetti - quale ad esempio la riduzione dell'Imu e della Tasi per gli immobili in corso di ristrutturazione. Prevediamo di confermare tutte le altre agevolazioni previste nel 2013 e stiamo valutando la possibilità di inserirne qualche altra molto mirata, che potrebbe risolvere casi a nostro giudizio palesemente iniqui. Infine, per rendere più semplice la gestione delle scadenze, stiamo ragionando di unificare il versamento per la Tasi e per l'Imu al 16 giugno e al 16 dicembre".
Dopo il confronto in commissione di quest'oggi, l'amministrazione convocherà a breve giro il tavolo delle categorie e dei sindacati sulla fiscalità e poi porterà in commissione e quindi in consiglio le proposte definitive. Il passaggio finale è previsto entro la fine del mese di aprile o al massimo nei primi giorni di maggio.
Dopo un primo incontro con le categorie economiche e i sindacati lo scorso febbraio e una riunione introduttiva della commissione bilancio, nella quale sono state esaminate le variazioni normative che hanno ampiamente interessato (e che in parte tuttora interessano) la fiscalità locale, oggi l'assessore con delega al bilancio Enrico Cecchetti ha presentato in commissione le opzioni politiche sulle quali sta lavorando l'amministrazione comunale.
Per quanto riguarda l'addizionale Irpef, pur in presenza di una previsione di entrate per il 2014 (7.380.000 euro) minore rispetto al preventivo 2013 (7.700.000 euro), l'ipotesi dell'amministrazione è di mantenere le aliquote invariate: da 0,59 a 0,80 per mille, con una esenzione totale fino a 14.000 euro di reddito annuo.
Per quanto concerne l'Imposta unica comunale (Iuc), che si compone di Tari, Tasi e Imu, per la Tari nei prossimi giorni verrà definito il Piano Finanziario di Sistema Ambiente e subito dopo si procederà a definire le tariffe per il 2014. Al netto delle scelte che verranno effettuate, la cancellazione della maggiorazione della Tares -che era stata introdotta dal Governo lo scorso anno e che era pari allo 0,30 euro per metro quadrato- comporterà quest'anno un risparmio totale per le famiglie e le imprese lucchesi pari a circa 2,1 milioni di euro.
Per la Tasi e l'Imu, l'amministrazione comunale intende mantenere alta la propria attenzione nei confronti delle fasce più deboli e nei confronti delle attività produttive e commerciali. Questa volontà deve essere coniugata con la necessità per il bilancio dell'Ente di mantenere invariato il gettito del combinato Tasi-Imu. Al contempo gli altri obiettivi da centrare sono per l'amministrazione comunale la semplificazione delle procedure a carico del contribuente e la riduzione al minimo del peso fiscale sugli inquilini.
Da questa serie di obiettivi combinati nasce l'ipotesi di manovra Tasi-Imu. L'invarianza del gettito per il Comune si può infatti garantire con l'applicazione dell'aliquota Tasi del 2,5 per mille sull'abitazione principale. Contemporaneamente, per prevedere riduzioni ed esenzioni per le fasce di reddito più basse -che non sono più previste dalla normativa nazionale, ma lasciate alla manovra fiscale locale- si ipotizza di applicare lo 0,80 per mille sulle abitazioni principali a partire da un certo livello di rendita catastale verso l'alto e una detrazione crescente da un certo livello di rendita verso il basso, sempre per scaglioni.
L'amministrazione comunale a questo riguardo sta valutando diverse ipotesi, simulando le entrate per classi catastali per tutte le tipologie di fabbricati. Al contempo gli uffici finanziari stanno predisponendo simulazioni anche per scaglioni di rendita, che ad una prima valutazione -da verificare con ulteriori approfondimenti- sembrerebbe portare a risultati di maggiore equità rispetto all'utilizzo delle classi catastali. "Se questo livello di detrazioni non sarà valutato sufficiente - spiega l'assessore al bilancio Cecchetti - si potrebbe prevedere di applicare lo 0,80 per mille anche in una parte del settore 'altre abitazioni', per esempio per le abitazioni e per i fondi sfitti, oppure in qualche tipologia del settore 'altri fabbricati', per esempio per le banche e le assicurazioni. Su questo fronte stiamo verificando la fattibilità giuridica, perché vogliamo evitare il rischio di determinare complicazioni eccessive per importi peraltro limitati".
Per le attività produttive e commerciali l'amministrazione comunale ipotizza di lasciare invariato il livello impositivo del 2013, senza introdurre la Tasi (che in una percentuale dal 10 al 30 per cento sarebbe a carico dell'inquilino), e senza così introdurre nuove complicazioni burocratiche per migliaia di piccole e piccolissime imprese, evitando altre due scadenze per il pagamento della Tasi e di dover compilare dichiarazioni per gli immobili in affitto.
"Stiamo verificando anche nuove ipotesi incentivanti - aggiunge l'assessore Cecchetti - quale ad esempio la riduzione dell'Imu e della Tasi per gli immobili in corso di ristrutturazione. Prevediamo di confermare tutte le altre agevolazioni previste nel 2013 e stiamo valutando la possibilità di inserirne qualche altra molto mirata, che potrebbe risolvere casi a nostro giudizio palesemente iniqui. Infine, per rendere più semplice la gestione delle scadenze, stiamo ragionando di unificare il versamento per la Tasi e per l'Imu al 16 giugno e al 16 dicembre".
Dopo il confronto in commissione di quest'oggi, l'amministrazione convocherà a breve giro il tavolo delle categorie e dei sindacati sulla fiscalità e poi porterà in commissione e quindi in consiglio le proposte definitive. Il passaggio finale è previsto entro la fine del mese di aprile o al massimo nei primi giorni di maggio.
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