Continuano quotidianamente ad
uscire articoli e interviste con i consiglieri di opposizione che cantano il de
profundis all’ipotesi di scissione della società Gesam SpA.
Eppure il compito di ogni
consigliere dovrebbe essere quello di evitare di sollevare polveroni al solo
scopo di confondere i cittadini: il progetto di scissione, al quale questa
Amministrazione comunale sta lavorando con l’aiuto di Lucca Holding, è al
momento l’unica strada percorribile ed economicamente sostenibile per risolvere,
senza ulteriori danni per i cittadini stessi, la problematica di servizi
comunali (quali cimiteri, illuminazione pubblica, alimentazione di energia
elettrica, riscaldamento e raffreddamento edifici pubblici) che il Comune ha
affidato direttamente a Gesam SpA, in barba alle leggi dello Stato, tanto che
tra il 2002 e il 2012 il Comune di Lucca ha finito per trovarsi imprigionato in
un groviglio di contratti economicamente dannosi e difficili da sciogliere.
Con la scissione asimmetrica,
Gesam SpA verrebbe divisa in due società, con la possibilità di rendere
conformi alla normativa i vari contratti e insieme di porre sotto effettivo
controllo comunale la vendita di gas e luce, tenendo conto anche delle esigenze
sociali di questo particolare tipo di fornitura.
Attraverso tale scissione
verrebbero non solo risolte tutte le questioni di legalità segnalate
dall’Autorità Anticorruzione, ma allo stesso tempo si tutelerebbero tutti i dipendenti
attuali (detto per inciso: nonostante tutte le razionalizzazioni, nuovi bandi
di gara e nuovi affidamenti, non è stato perso un solo posto di lavoro
nell’universo di partecipate e servizi gestite dall’amministrazione). Questa
tutela non sarebbe invece possibile se si seguisse la strada prospettata in
alternativa da ANAC, a seguito dell’esposto di Matteoli & co. (Martinelli
in primis). Infatti, la re-internalizzazione in Comune della gestione di tutti
questi servizi comporterebbe inevitabili sacrifici in termini di occupazione e,
nei primi anni, certamente anche di qualità e costo delle prestazioni.
Non solo: grazie alla scissione di
Gesam SpA nelle due società, la prima sarebbe idonea a condurre servizi
pubblici per conto del Comune, mentre la seconda potrebbe essere dedita
unicamente alle reti del gas, pronta a partecipare alla ormai prossima “gara
del gas” (preclusa alle aziende contaminate da affidamenti poco regolari….).
Il fuoco di fila di polemiche,
che viene alimentato da mesi dalle opposizioni, non è mai stato costruttivo e
fa dubitare che guardi ad una soluzione del mare di problemi accumulati da chi
ha amministrato Lucca dal 2002 al 2012 (basti pensare che l’ultima delibera di
Giunta Municipale che ha fatto danni, riguardante l’affidamento illegittimo a
Gesam Energia SpA del servizio “Calore”, risale al 3 maggio 2012, appena tre
giorni prima delle ultime elezioni amministrative).
Infine vorrei rispondere alle
osservazioni del consigliere Angelini apparse sulla stampa dicendo che non è il
solo a poter dare interpretazioni autentiche sulle leggi, ma possono anche
esserci pareri di illustri luminari del settore differenti dal suo; anche su
questo stiamo raccogliendo conferme in modo da procedere, senza alcun dubbio,
sulla strada intrapresa e nella piena rispondenza alle norme vigenti, cosa,
ripeto, non fatta dalle precedenti amministrazioni come ampiamente dimostrato e
documentato.
Claudio
Cantini
Capogruppo
di Lucca Civica
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