Sintesi Intervento
Intervengo in qualità di Presidente di Commissione per illustrare il percorso della commissione in questo ultimo anno pieno di cambiamenti normativi e mi scuso se ripeterò alcune cose già dette, ma servono per inquadrare la cornice storica.
Negli interventi che ho fatto in consiglio comunale in questo ultimo anno ho già illustrato il percorso svolto, ma ritengo opportuno poterlo ripetere.
La commissione ha avuto modo di approfondire, sia con esponenti politici che tecnici, i cambiamenti normativi che la regione ha messo in campo in ambito delle due leggi socio-sanitarie.
In questo anno quindi abbiamo incontrato il direttore generale dell’Asl 2 Joesph Polimeni ed il responsabile della zona distretto della Piana di Lucca, Dott. Luigi Rossi. Abbiamo partecipato istituzionalmente alla rassegna Dire e Fare. sul tema socio sanitario organizzata da Anci nell’ottobre 2014.
In settembre abbiamo incontrato l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Saccardi e nel corso dell’anno abbiamo incontrato 3 volte l’ex presidente della IV commissione regionale – sanità, Marco Remaschi.
La commissione ha avuto modo inoltre di aggiornarsi più volte rispetto all’attività svolta in conferenza zonale e conferenza dei sindaci ed ha effettuato due sopralluoghi presso campo di marte in occasione dell’apertura del primo modulo di cure intermedie e dell'inaugurazione della casa della salute.
Per accompagnare la conferenza zonale in questa convenzione da stipulare, abbiamo inoltre effettuato le visite in un centro diurno per disabile Asl, con la relazione rispetto anche agli altri centri e visitato i nostri distretti sociali.
A questo poi si sono aggiunte molte riunioni a Palazzo Orsetti con il nostro Dirigente alle politiche sociali, Maurizio Prina ed il Vice Sindaco Vietina.
Il lavoro è stato importante ed è importante che la commissione ed il consiglio comunale abbiano modo di elaborare, discutere, riflettere, esprimere anche le perplessità e preoccupazione in merito ai moltissimi cambiamenti che stanno attraversando la nostra regione in ambito sanitario, socio sanitario e sociale.
Anche gli interventi e le delibera approvate in consiglio comunale nell’ultimo anno e mezzo in merito all’ambito socio-sanitario hanno fatto emergere la necessità da parte di tutti i soggetti politici competenti di monitorare attentamente i numerosi cambiamenti.
Da un anno, sia in commissione che in consiglio comunale abbiamo espresso preoccupazione per l‘impasse istituzionale dovuto alla non elezione del presidente della conferenza dei sindaci e abbiamo sollecitato i sindaci a trovare un accordo per individuare il proprio presidente e quindi a dare un’autorevolezza che potesse essere non solo pro tempore in questo momento storico e sono sicura che il 29 giugno prossimo potrà essere eletto il presidente, anche perchè dopo un anno, siamo fuori tempo massimo.
Detto ciò la Piana di Lucca è una delle 9 zone distretto toscane che fino ad ora non si è dotata della società della salute, consorzi che hanno avuto una vita travagliata, ma che avevano come principio quello di individuare un luogo istituzionale dove poter realizzare l'integrazione socio-sanitaria e quindi un luogo di incontro tra asl e comuni.
I nostri territorio decisero di non dotarsi di questo strumento di programmazione e di realizzazione della integrazione e spesso si sono verificate difficoltà di comunicazione tra i vari enti, difficoltà tra comuni e asl per la presa in carico dei cittadini e per la gestione. Paradossalmente è potuto succedere che persone prese in carico da un ente non fossero conosciuto dall’altro o che ci fosse un rimbalzarsi di competenze per ragioni poi da ricondursi a procedure e finanziamenti. Anche il momento delle dimissioni ospedalieri è sempre stato un momento di conflitto per la definizione dei percosi e della presa in carico.
Con queste due nuove leggi la 44 e la 45 la regione toscana ha quindi chiesto ai territori di definire come voler affrontare la integrazione socio sanitaria, o con la società della salute o con la convenzione socio-sanitaria
Lucca e la piana di Lucca hanno quindi scelto lo strumento più leggero, la convenzione dei servizi sociosanitari (anziani non autosufficienti e disabilità).
E’ stato deciso per il momento, in modo accorto per me, di non convenzionare i servizi socio assistenziali e di sperimentare questa nuova modalità lavorativa, sia politica che tecnica.
Quello che stiamo affrontando è una rivoluzione culturale per tutti noi, per noi amministratori locali, per l’asl, per i dipendenti ed i lavoratori ed anche per i cittadini.
E’ per questo che come commissioni abbiamo deciso di seguire in modo ravvicinato e molto costante questo passaggio storico, alle volte anche in modo ridondante e riflettendo e facendo osservazioni, ma come più volte ci siamo detti, questo è solo l’inizio di una nuova fase che risulta essere una sfida delicata per il futuro.
La commissione sociale e salute e il consiglio comunale si dovranno interrogare sul ruolo e le modalità con le quali comunicare con la conferenza integrata dei servizi ed è per questo che farò richiesta al presidente di poter incontrare come commissione la conferenza in modo formale e credo che possa essere importante coinvolgere anche le altre commissioni consiliari sociali della piana di Lucca.
Vogliamo quindi affrontare con serietà, e personalmente aggiungo con preoccupazione, tutti i vari passaggi, consapevoli che su questa riorganizzazione si andrà ad innescare la riforma delle asl che vedrà la riduzione da 12 a 3 asl, la riduzione costante di trasferimenti dal livello centrale verso le regioni, quindi alle asl ad anche ai comuni ed a mio avviso il nuovo ciclo regionale dovrà interrogarsi sui tempi ed i modi con i quali vorrà affrontare certi passaggi, a mio parere alle volte troppo affrettati.
Concludo dicendo che la commissione ha ben presente la questione dell’assistenza territoriale, il consiglio in merito si è già espresso e come prossimo impegno vorrei poter discutere del tema nuovamente cercando di poter fare un lavoro che vada a supportare l’attività della conferenza integrata e quella dei sindaci.
Termino dicendo che il lavoro sarà valido se verranno date tutte le informative necessarie ai vari soggetti interessati, dal personale, alla parte politica ai cittadini che sono le persone a cui è destinata tutta la riorganizzazione e che usufruiscono dei vari servizi
Il momento storico è molto delicato e noi come classe dirigente locale abbiamo il dovere e la responsabilità di compiere scelte strategiche nell’interesse delle nostre comunità in modo tale che i processi decisionali vengano mantenuti sul territorio e non devoluti o delegati ad altri enti o a livello di governo troppo distanti dalle esigenze delle comunità locali. Non possiamo esimerci dall' affrontare certi temi per quanto complessi e mettendo da parte localismi passati o conflittualità politiche perché il rischio di guardare ognuno nel proprio orto potrebbe far si che il nostro territorio nella sua complessità rimanga penalizzato nei servizi per i nostri cittadini.
Diana Curione
Diana Curione
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