martedì 25 marzo 2014

Lucchesi sul nuovo regolamento di somministrazione



Il nuovo regolamento di somministrazione di alimenti e bevande si inquadra in una revisione più ampia di tutto il settore, infatti nella seduta di oggi del Consiglio Comunale saranno portate in approvazione anche le modifiche al regolamento COSAP. A breve inoltre (è in avanzata fase di lavorazione) anche il regolamento sull'arredo urbano sarà portato in discussione ed anche la delibera di Giunta dell'11 marzo, che norma gli arredi e le attrezzature utilizzabili dagli esercizi di vicinato, va inquadrata in questa ottica.
Ciò premesso, considerato che obiettivo dell’Amministrazione Tambellini è sempre stata la semplificazione e la chiarezza normativa, in linea con questo principio, più di un anno fa il percorso è iniziato per arrivare ad un nuovo regolamento di somministrazione di alimenti e bevande anche in virtù delle variazione normative introdotte con il decreto liberalizzazioni del marzo 2012 ha poi reso inadeguato il regolamento stesso e messo in difficoltà il Comune per la sua attuazione, vedendosi inoltre condannare nell’ottobre 2012 dal TAR della Toscana che addirittura entra nel merito  dichiarando le limitazioni sulle superfici minime del regolamento in contrasto con i principi di tutela della concorrenza.
Questo il punto di partenza di un lavoro che ha coinvolto innanzitutto le associazioni di categoria attraverso le varie conferenze di servizi che si sono tenute, la prima mi pare proprio il 27 marzo 2013.
Siamo giunti alla stesura di un testo decisamente più snello e chiaro in quanto le direttrici di questa “novellazione” sono state fin da subito individuate dall’Amministrazione e condivise con i portato di interessi, ovvero:
  • facilitare l’accesso al settore in linea con la liberalizzazione del settore
  • tutelare il consumatore
  • semplificare la normativa
Il testo ha poi visto una prima illustrazione in commissione il 5 di febbraio ed attraverso un percorso costruttivo di tutta la commissione (maggioranza e opposizione), con il supporto degli uffici, il regolamento è stato approvato nella formulazione proposta con inoltre il parere favorevole a quasi tutti emendamenti che presenterà il Consigliere Martinelli, che chiaramente non incidono nella sostanza ma vanno nella direzione condivisa della maggior chiarezza per gli operatori e trasparenza per i consumatori.
Detto ciò in merito ai tre obiettivi già richiamati sottolineo come
  • la facilitazione si attua con il recepimento nel regolamento della normativa europea laddove si sostituiscono stringenti dettami a best practies, viene cioè responsabilizzato l’operatore laddove si discosti da quelle che sono semplicemente linee guida indicate nell’allegato B e dimostri nei controlli ASL che una diversa soluzione non porta da esempio alcuna contaminazione degli alimenti; è quindi nostro auspicio che l’adozione di questo regolamento porti gli operatori interessati ad adoperarsi per passare da esercizi di vicinato a esercizi di somministrazione laddove intendano dare al consumatore un servizio di qualità
  • e qui mi ricollego al secondo obiettivo, secondo, per semplicità espositiva e non per importanza, ovvero la tutela del consumatore. E’ infatti fondamentale che il consumatore abbia contezza del locale in cui si trova e del servizio che gli sarà offerto in termini di qualità dei prodotti, modalità di preparazione, servizio igienico ecc. Da qui la ratio dell’allegato C che con i suoi simboli aiuterà il consumatore a capire le tipologie di cibi servite. Inoltre, al fine di non sviare la clientela, la scelta di togliere dal regolamento i riferimenti in merito ai negozi di vicinato, proprio come segnale forte di distinzione tra le due attività. Infatti il consumo sul posto nei negozi di vicinato è autorizzato, ma solo con piani di appoggio, mobili e arredi non associati ne’ associabili, senza cioè attrezzature tipiche degli esercizi di somministrazione, così come disposto anche da una recente risoluzione ministeriale, la n° 75893 dell’8/05/2013, e senza, come già indicato nel precedente regolamento, concessione di suolo pubblico. Il suolo pubblico, di cui parleremo nella pratica successiva, assume fondamentale importanza in questo regolamento, laddove “argina” la deregulation imperante. Infatti non essendoci più superfici minime di somministrazione, al fine di evitare storture dovute alla non congruità della superficie di somministrazione interna con quella esterna, si è imposto il limite della concessione del suolo pubblico nella misura del doppio della superficie di somministrazione interna.
  • In merito alla semplificazione normativa, oltre all’eliminazione dei vincoli impropri, si è ritenuto di sufficiente e di maggior chiarezza il rinvio alle norme sovraordinate, come ad esempio in tema di inquinamento acustico .
In conclusione pertanto con soddisfazione posso dire che il Consiglio Comunale di oggi, mi auguro con la più ampia condivisione possibile, porta alla città un regolamento chiaro e snello, cogliendo gli obiettivi prefissati. Non ci dobbiamo dimenticare infatti che  in un momento di difficoltà economica come questo è importante per gli operatori avere riferimenti certi per poter svolgere al meglio la propria attività, perché questa sia chiaramente identificabile per il consumatore che allo stesso tempo, ribadisco, ha il diritto di avere piena cognizione del servizio offertogli. Grazie a questo regolamento e alla delibera di giunta, necessaria a non creare vuoti normativi, auspico un rinnovato entusiasmo anche da parte delle associazioni di categoria che credo abbiano trovato in questo percorso un valido esempio di politica chiara, trasparente e partecipata.

Virginia Lucchesi
Consigliere Comunale Lucca Civica





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