mercoledì 27 gennaio 2016

Lucchesi_intervento su Misure a tutela dell'ambiente urbano - Moratoria per l'apertura e/o l'avvio di nuovi esercizidella somministrazione di alimenti e bevande

La moratoria che stasera il consiglio comunale è chiamato ad approvare è un provvedimento coraggioso che questa amministrazione comunale prende a tutela della città e del suo sviluppo futuro.

Si tratta infatti di porre un freno al proliferare di una serie di tipologie di esercizi di somministrazione che negli ultimi anni sono nettamente aumentate nel centro storico, attratte dal sempre più alto appeal turistico della nostra città, troppo spesso però frutto di improvvisazione e pertanto rischiando di non essere all'altezza di prendersi “adeguata cura” del cliente o volendo spesso apparire come servizio diverso da quello per cui hanno ottenuto la licenza.
Inoltre spesso si assiste, nonostante i controlli, al mancato rispetto delle regole, realizzandosi così una crescita caotica di arredi, insegne, etc. che cozzano in maniera evidente con il pregio architettonico e artistico della nostra città.

Nell'ottica della miglior gestione degli esercizi di somministrazione, con la volontà e anche la necessità di adeguare il regolamento alle novità normative 2006 (Bersani) e 2011 (Monti), il Comune di Lucca ha portato in approvazione un nuovo regolamento di somministrazione nel 2013, proprio con l'obbiettivo di tutelare il consumatore.
Non si deve quindi interpretare il provvedimento di cui discutiamo questa sera, nel senso del “proibizionismo” (non avrebbe proprio senso anche in relazione alla tutela della concorrenza e del libero mercato), poiché ne va compresa la portata nell'ottica della salvaguardia del territorio e del decoro urbano.

La moratoria, per la quale peraltro l’amministrazione in questi giorni è stata contattata anche da altre città storiche che sono poste dinnanzi alle stesse questioni e che stanno cercando soluzioni di buon senso, intanto non si applica a tutto il centro nella stessa misura e inoltre è limitata ad alcune tipologie di esercizi, che poi sono quelli che più rapidamente si aprono e che più rapidamente si chiudono (alto tasso di mortalità). Gli esercizi di categoria 3, i ristoranti per intendersi, potranno continuare ad aprire proprio perché, per le loro caratteristiche, sono strutture che investendo importanti risorse nel realizzare i loro progetti, sicuramente portano valore al territorio e qualificano la nostra realtà cittadina. Il tutto per il periodo di tempo che si reputa sufficiente all'elaborazione dell'atteso piano delle funzioni, obbiettivo chiave per la nostra amministrazione.

L’amministrazione ha lavorato a questo provvedimento andando a confrontarsi sia con le categorie economiche che sono portatrici di determinati interessi, sia con i residenti che ne esprimo altri. L’intervento di tutela che potremo mettere in atto con la delibera che andiamo a prendere mette d’accordo per una volta le esigenze di chi abita e di chi lavora in città: questo significa, a nostro avviso, che si tratta di un  provvedimento saggio e di buon senso, che non rallenterà, ma favorirà lo sviluppo della città, se con sviluppo intendiamo una crescita armonica di un tessuto urbano che certo guarda al futuro, ma che conserva i segni del proprio passato.

Crediamo quindi non solo di aver fatto una cosa buona per la città, per chi vi vive e vi lavora. Pensiamo di avere costruito un provvedimento che, al di là dei necessari tecnicismi, racchiude in sé un significato che va al di là di questi e che si ascrive nell’impegno che questa amministrazione sta mettendo per la crescita armonica di Lucca come città unica che deve puntare nella sua unicità per consolidare e accrescere il proprio appeal a livello turistico, che non si traduce nella proliferazione di “punti di ristoro”, ma in un'offerta che, anche dal punto di vista enogastronomico punti alla qualità.

Pertanto, quando si sente dire che questa amministrazione per il turismo potrebbe fare di più, io dico che stasera si sta già facendo di più con questa delibera, poiché in un contesto di cura quotidiana del settore turistico (i dati ci dicono che il sistema dei musei cittadini funziona e ha i numeri in crescita, che aumentano gli approdi di bus turistici a Lucca, che Puccini risulta oggi molto più noto all'estero rispetto anche ad un recente passato grazie ad una serie di operazioni che Comune, Fondazione, Camera di Commercio e altri attori locali portano avanti non alcuni giorni l’anno, ma quotidianamente) ci sono dei provvedimenti che, presi in settori diversi, incidono tuttavia in senso positivo anche su questo ambito. E stasera è questo il caso.

In conclusione quindi, limitando il proliferare selvaggio di esercizi  di somministrazione come previsti in delibera, prendendo atto, con la suddivisone in aree, che ci sono sicuramente peculiarità diverse anche all'interno delle mura stesse, noi andremo a mantenere più intatto il centro cittadino, con le sue peculiarità di stile che ne fanno un unicum tanto apprezzato da chi oggi decide di vivere e/o di venire a Lucca per visita turistica.

Mi auguro infine che a questo provvedimento possano seguirne altri che abbiano magari anche un taglio diverso, ovvero mirino a incentivare il ritorno di botteghe artigiane nel centro storico, che si cerchino soluzioni con le associazioni di categoria per tutelare i negozi storici, perché è chiaro che questa Amministrazione sta puntando fortemente non certo a creare una città museo, quanto a vivacizzare la vocazione culturale e turistica per fa sì che le funzioni, anche commerciali, del centro città abbiano una loro logica e un loro equilibrio.

Virginia Lucchesi

(Lucca Civica)

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