Il recente bando di assegnazione delle casermette, del quale
tanto si discute in questi giorni, si basa sul Regolamento tutt’ora vigente,
approvato nel 2011, e trae spunto dalle linee guida recentemente riconfermate
dal Consiglio Comunale. La finalità di questo nuovo bando è quella di tentare
di mettere chiarezza nelle assegnazioni in maniera che tutti i cittadini
sappiano chi ci sia in quegli spazi così prestigiosi e quali attività siano
svolte al loro interno.
Le casermette e gli altri locali delle Mura devono essere infatti
considerati un patrimonio pubblico a disposizione della comunità cittadina e
dei visitatori, al fine della valorizzazione del nostro principale monumento,
che deve essere visto come un bene da “vivere” e non semplicemente da
“ammirare”. Per questo è necessario che vi si svolgano attività che
coinvolgano un vasto numero di fruitori e che siano aperte ad ospitare
anche visitatori occasionali. Dovranno sempre più divenire un biglietto da
visita per la nostra città e, quindi, elemento fondamentale per l'assegnazione
sarà il progetto culturale, sociale o di promozione presentato dai richiedenti.
Questa convinzione giustifica quindi l’obbligo di apertura
al pubblico per un periodo e per un orario concordato fra tutti i concessionari
e l’Opera delle Mura, in modo che, dalla mattina alla sera, e magari anche fino
a tardi, sia possibile trovare lungo il percorso delle Mura alcune casermette
aperte. Certamente questo costituisce un impegno da parte dei concessionari, i
quali potranno opportunamente consociarsi (elemento che riveste grande
importanza nell'ottica globale del progetto) in modo da potervi far
fronte.
Per l’affido in concessione delle casermette l’Opera delle
Mura richiede la corresponsione di un canone, determinato sulla base del valore
locativo di immobili ad esercizi non commerciali ed ONLUS; questo punto ha
sollevato molte perplessità, ma, a parte la considerazione che le norme e la
giurisprudenza amministrativa paiono concordare in materia, lo stesso
regolamento in essere non prevede la gratuità. Il canone, sempre a norma del
Regolamento, potrà però essere dimezzato e ulteriormente diminuito in
considerazione del valore del progetto culturale e/o sociale presentato;
essendo questo uno degli elementi fondamentali per l’assegnazione, è
prevedibile che il CdA dell’Opera delle Mura possa muoversi in tal senso.
Infine, le Associazioni che attualmente operano nelle
Casermette, alcune delle quali di indubbio valore per la città, non devono
sentirsi limitate o escluse: anzi, forti proprio della loro tradizione,
potrebbero essere le prime a presentare progetti interessanti e ambiziosi.
Dato il notevole interesse suscitato e le numerose domande
sorte in relazione al bando, l’Opera della Mura, anche su richiesta esplicita
di Lucca Civica, ha deciso di incontrare le associazioni ed i cittadini
interessati venerdì prossimo, 6 febbraio, alle ore 18.30 presso la Casa del
Boia proprio per illustrare il bando e rispondere ad eventuali quesiti che
saranno posti.
Lucca
Civica
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